Perchè un Festival
È venuto il momento di prendere coscienza che la formazione fornita nelle Accademie di Belle Arti e nelle Scuole similari è in grado di portare oggi vantaggi a tutta la società e non solo al limitato mondo degli operatori e degli appassionati d’arte. Riflessioni e consapevolezze di questa natura si evidenziano in particolare quando le scuole d’arte del mondo si incontrano fisicamente e non solo virtualmente, operano affinché i loro meeting si trasformino in occasioni significative anche per le località in cui essi si svolgono, assumono posizioni pubbliche a livello internazionale. C’è una lunga tradizione di appuntamenti che vedono confluire, intorno a una o più tematiche culturali e professionali, artisti già affermati, direttori di musei, collezionisti, galleristi; ma sono poche le occasioni a livello internazionale che coinvolgono docenti e studenti allo scopo di discutere, scambiare esperienze, prendere posizioni coraggiose e nello stesso tempo offrire al territorio ospitante mostre di qualità, spettacoli, performance, eventi, occasioni di incontro capaci di coinvolgere intellettualmente ed emotivamente. Questo per far sì che attraverso l’offerta e il confronto dei propri lavori, i giovani creativi e i loro docenti siano portatori di pace e di amicizia nonché del messaggio che l’arte è la connotazione più profonda e più identificativa dell’essere umano. Il dialogo che sempre connota tali iniziative risulta teso a un costante superamento delle barriere politiche e culturali che, all’inizio di questo nuovo secolo, paiono ritornare come ombre minacciose nei confronti di una pace mondiale duratura. L’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, data la ricchezza e la varietà delle proprie attività e produzioni, ha ritenuto suo dovere offrire alle scuole d’arte e di design del mondo, e quindi ai futuriprofessionisti della bellezza e della comunicazione sociale, e al territorio torinese e piemontese, una nuova occasione per conoscere, apprezzare, discutere i diversi modi di produrre sapere e creatività che si sviluppano all’interno di quei particolari “mondi”che sono appunto le cosiddette “scuole d’arte”.